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FAY HALLAM TRINITY BAND + GIANLUCA CHIARELLI

Il Giardino è orgoglioso di ospitare un vero talento dell'organo Hammond Fay Hallam con la sua Trinity Band per ripercorrere tutte le tappe della sua carriera.
In apertura il giovane tastierista veronese Gianluca Chiarelli.

Torna in Italia a fine maggio 2014 un’esponente di spicco dell’indie rock britannico degli ultimi 25 anni: Fay Hallam, autentica icona Mod, tastierista di indiscusso talento che ha animato quella scena suonando in due band seminali come i Makin’ Time (assieme al futuro bassista dei Charlatans Martin Blunt) e i Prime Movers, gruppo del quale faceva parte Graham Day, già leader dei Prisoners e personaggio di riferimento della scena garage rock europea degli anni Ottanta. La cantante e hammondista, già a suo tempo definita la nuova Julie Driscoll, porterà sul palco in Italia il suo irresistibile mix di Mod sound, Hammond Beat, Soul e R&B.

Fay Hallam è da sempre ammirata ed apprezzata per le sue grandi doti canore e l'incredibile groove all'organo Hammond. Dopo un lungo periodo di silenzio di quasi 15 anni, interrotto soltanto da due album registrati con la sua precedente formazione Phaze , Fay torna oggi in Italia come leader di Fay Hallam Trinity, gruppo che ha già all’attivo due album, Realm (2006) e 1975 (2009) e ben tre E.P.. E’ uscito nel maggio del 2012 l’album Lost In Sound, dove Fay Hallam collabora con il polistrumentista The Bongolian (aka Nasser Bouzida).

Il FHT in tour diventa un quartetto. Con Fay, organo e voce, suonano anche il batterista Kieran McAleer, Dan Wilson al basso e Josh Day alle tastiere. Il repertorio ripercorre la storia musicale di Fay dai Makin’ Time ai Fay Hallam Trinity, recuperando anche pezzi classici del Northern Soul e del Brit Rock anni Sessanta/Settanta, con il suono Hammond che caratterizza in modo inconfondibile le songs. Pronti quindi a gustare una serata di arrangiamenti memori del Mod sound di metà anni Sessanta, dell’ R’n’B di estrazione black, di ballate beat e di richiami acid jazz, con la tastiera ruggente e la voce magnificamente dolente di Fay Hallam!

Di seguito alcune note della critica musicale italiana riguardo all’album Lost in Sound:

“Se Brian Auger e Julie Driscoll fossero stati una persona sola si sarebbero chiamati Fay Hallam: la maestria del primo (d’accordo, non a quei livelli di virtuosismo e però la signora sa suonare eccome) esercitata su un vasto campionario di tastiere (dall’Hammond al Fender Rhodes, al Wurlitzer), la voce duttile ed emozionante della seconda”
(Eddy Cilìa, A & V Review)

“Tra beat, r’n’b, northern soul, acid jazz, suggestioni psych (…) e rilassanti pause bossanova, questo Lost in Sound sarà pure retromaniaco al cubo, ma trasmette un’eccitazione e una voglia di divertirsi ai quali troppa musica ingessata di oggi ci ha abituati”
(Carlo Bordone, Il Mucchio Selvaggio)

“Poco più di mezz' ora godibilissima che farà, naturalmente, la gioia di tutti i fans del mod-sound e del neo-beat. Ma non solo: quando c' è la passione, vera e autentica che fa correre le note, allora non esistono più generi e colori di parte ma solo meravigliosa musica. Inno alla vita.”
(Andrea Fornasari, Distorsioni.net)

“Sull’elegante tappeto sonoro intessuto dai due (Fay Hallam e Nasser Bouzida, ndr) in un tripudio di tastiere vintage si staglia la voce cristallina di Fay che declina canzoni dove in una raffinata impronta pop si incontra con l’Hammond beat”
(Roberto Calabrò, Blow Up)

Gianluca Chiarelli.
Nato a Verona 22 anni fa residente a Villafranca di Verona, musicista appassionato di tastiere, in genere si propone da solo presentando cover di musica italiana cantautorale e musica pop rock internazionale.

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