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Che Nessuna Resti Sola - Flash Mob in tutte le città del Veneto

La Rete degli Studenti Medi Veneto e le Unioni degli Universitari del Veneto organizzano per sabato 19 luglio in ogni città del Veneto il Flash Mob “Che nessuna resti sola”, contro il dimezzamento dei fondi regionali ai centri antiviolenza del Veneto.
Verrà fatta pubblica lettura di alcuni testi tratti dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini; lettrici saranno ragazze e donne che fanno parte delle associazioni aderenti.

Trova la tua città e partecipa al Flash Mob!
Belluno: Ore 11.00 di fronte al Teatro Comunale
Padova: Ore 15.00 Piazza delle Erbe
Rovigo: Ore 18.30 Piazza Matteotti
Treviso: Ore 15.30 Loggia dei Cavalieri
Castelfranco Veneto (TV): Ore 15.00 Piazza Giorgione
Venezia-Mestre: Ore 17.00 Piazza Ferretto (Mestre)
Verona: Ore 15.00 Piazza Brà
Vicenza: Ore 10.00 Corso Palladio davanti a Scout

La Regione Veneto annuncia di voler dimezzare i fondi per prevenire e contrastare la violenza sulle Donne: per l’anno 2014 saranno previsti 200.000 euro a fronte dei 400.000 stanziati per l’anno 2013 utilizzati, per la prima volta, per finanziare 16 progetti territoriali (circa due per ogni Provincia) che hanno contribuito a sostenere i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio della nostra regione.

Decidere di dimezzare i fondi significa non poter dare continuità al lavoro attivato nei territori e non poter estendere i servizi e le accoglienze per le Donne vittime di violenza in tutto il Veneto. I Centri Antiviolenza sono luoghi fondamentali, che costruiscono percorsi insieme alle Donne che ad essi si rivolgono e che lavorano per riaffermarne la dignità, l’autodeterminazione, la forza e i diritti, denunciando le cause che sottraggono loro potere e indipendenza.

E’ un fatto che non possiamo né ignorare né accettare: come Unione degli Universitari di Padova, Venezia, Verona e Rete degli Studenti Medi del Veneto manifestiamo il nostro totale dissenso, condannando tale presa di posizione della Regione unendoci alla richiesta, già avanzata, di ripristinare almeno lo stesso finanziamento del 2013. Auspichiamo inoltre venga attuata una programmazione seria che permetta di avere certezze sulla disponibilità di risorse e sulla gestione delle stesse.

Non possiamo che appoggiare quanto espresso da parte del Coordinamento dei Centri Antiviolenza Veneto nella lettera indirizzata alla Regione Veneto, nella quale si chiede espressamente di rivedere quanto deliberato in merito al sostegno finanziario relativo alle attività previste dalla Legge Regionale in materia di violenza sulle Donne. È necessario che la politica dia un ulteriore segnale di attenzione e di un impegno concreto, teso a sostenere l’operatività e il sistema degli interventi, non più procrastinabili.

Nel 2013 quando la Regione approvava la Legge 5/2013 e il Governo italiano ratificava la Convenzione di Istanbul, nelle Scuole e nelle Università partiva la nostra campagna “Femminicidio: mettici la faccia”, a poco a poco diffusasi a macchia d’olio, arrivando a coinvolgere l’intero Paese e ricevendo numerosissimi consensi dal mondo della politica, ma non solo.

Chiediamo alla Regione Veneto che ascolti i numerosi appelli compresa l’opinione studentesca che sul tema è sempre stata viva e presente, perché per costruire una società migliore, inclusiva, lontana da ogni forma di violenza e discriminazione, bisogna ripartire dalla Scuola e dall'Università, educando e sensibilizzando i cittadini del domani.

Rete Studenti Medi Veneto
Udu Veneto

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